domenica 16 dicembre 2012

"Uguale"

Tu vendevi fazzoletti al semaforo e  mi sorridevi.

Cominciamo a correre oggi, senza prendere il respiro, lasciamoci cadere in una valle, l'erba sotto i nostri piedi, il sole sulle nostre guancie, smettendo di guardare avanti, per una volta guardiamo il cielo sotto i nostri piedi.
Avevamo una tavola sotto la spalla, una canzone fresca in testa, e l'alcool nella testa, le onde erano belle come pornostar e la schiuma sembrava panna.
Ora Viviamo.
Poi c'era la spiaggia, c'era il fuoco e quel ragazzo dal sorriso gentile con la chitarra, sciame di parole che volavano, non ci importava di inquinare l'aria con i nostri pensieri, non ci importava e basta. L'abbiamo fatto fino a quando il sole non ci ha staccato gli occhi e seccato la pelle.

E tu vendevi i fazzoletti al semaforo e mi sorridevi.

Siamo chiusi dentro un equazione che non ammette soluzioni.